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Mentre Bucci studia l’introduzione di tecnici, sottosegretari e nuovi assessori da mettere in giunta, l’economia della Liguria, secondo i dati di Bankitalia, è ferma al 2023. Il Pil nei primi sei mesi del 2024 registra una crescita pari a zero, come le vendite, e nella città metropolitana, dove praticamente vive la metà della popolazione ligure, la retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti rimane inferiore di 2 mila euro rispetto alla media del Nord Ovest e più di un genovese su dieci è costretto a spostarsi in un’altra regione per curarsi (dati Istat). Ma di questo prima Toti e ora Bucci non ne parlano e i costi per le fughe a carico della Sanità ligure salgono a oltre 90 milioni di euro. Il report sulla povertà della Caritas nella sola Genova parla di 30mila genovesi e un minore su cinque in povertà assoluta. In una città dove, fotografa sempre Caritas (che in un anno ha visto aumentare del 40 per cento le richieste di aiuto ai suoi centri d’ascolto anche per il taglio al reddito di cittadinanza), il problema è il lavoro povero e la disoccupazione, e lo stato di deprivazione si trasmette di generazione in generazione e l’emergenza casa cresce. I numeri parlano chiaro: in questi anni di governo di centrodestra la città di Genova e la Liguria sono rimaste ferme. Dimenticata la sanità, le politiche sociali e del lavoro. Bisogna intervenire al più presto per garantire una sanità pubblica efficiente, politiche sociali e per la casa e un piano industriale in grado di offrire lavoro e salari dignitosi. Abbiamo assistito a nove anni di strategie industriali che non sono state in grado di rafforzare le esperienze storiche del territorio e non hanno saputo accompagnare le imprese verso le sfide del futuro e questo ha comportato l’impoverimento del tessuto imprenditoriale e non ha saputo dare quelle risposte occupazionali ai tanti giovani che per affermarsi sono dovuti andare in altre Regioni. Per questo continueremo a spingere per politiche di reindustrializzazione sostenibile perché crediamo che una Regione che non investe sul futuro non ha a cuore le nuove generazioni e i suoi cittadini. Siamo in una regione bloccata che non sa cogliere le grandi opportunità che i fondi europei possono rappresentare per lo sviluppo dell’economia della nostra Regione con il 26 per cento dei cantieri Pnrr in ritardo, dato peggiore del Nord Ovest e della media nazionale. Nonostante tutto questo nessun segnale arriva da Bucci più concentrato sulle poltrone che sui reali problemi dei liguri.

Davide Natale segretario regionale PD Liguria

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